Croce e lapide ricordo 4 partigiani caduti

prese biancero lapide

Presa Biancero  (Coazze)  – Croce e lapide ricordo di quattro partigiani cadutiprese biancero croce

AI MARTIRI DELLA LIBERTÁ

 

PICCO AUGUSTO

VALEZANO RENATO

SECONDINO ANSELMO

USSEGLIO PRINSI GIUS.

 

CADUTI IL 28-11-1944

prese biancero roccia croce

 

     La lapide si trova  in prossimità della presa Biancero, posta su di un grosso masso con in cima una croce in ferro, sul sentiero che da borgata Pianiermo conduce  dapprima a borgata Biancero e poi prosegue verso presa Gay e presa Brunet.

  È dedicato a quattro partigiani valsusini[1] appartenenti alla brigata «Ferruccio Gallo» caduti, proprio nei pressi della presa, il 28 novembre 1944 nel corso del rastrellamento nazi-fascista.

  Augusto Picco, il più giovane del gruppo (è nato infatti l’8 dicembre 1926), è originario di Vaie, gli altri tre provengono da Sant’Antonino di Susa.

  Renato Valezano è nato il 25 maggio 1926  a Torino, dove ha vissuto per un po’ prima di trasferirsi con la famiglia in Valle di Susa. A Torino, sulla facciata dello stabile di via Monferrato 20 in cui Valezano aveva abitato in gioventù è stata posta una lapide in suo ricordo.[2]

  Anselmo Segontino (e non Secondino come erroneamente riportato) e nato il 7 maggio 1926 a Sant’Antonino di Susa, dove risiede.

  Giuseppe Usseglio Prinsi, classe 1911, è invece il più anziano dei quattro. Anche lui è nato ed ha domicilio nella cittadina della Valle di Susa.

  Il nome dei tre partigiani santantoninesi è riportato anche sulla lapide posta sulla facciata del municipio di Sant’Antonino che ricorda i caduti locali durante il periodo 1939-1945.

Scheda tratta dalla Tesi di Laurea di Andrea Mortara

NOTE

[1] Le informazioni sui caduti sono ricavate dalle rispettive schede biografiche presenti nella Banca dati del partigianato piemontese all’indirizzo <http://intranet.istoreto.it/partigianato/ricerca.asp>.

[2] «Qui visse nella sua giovinezza / e per l’amore dell’Italia libera / Renato Valezano / che il piombo nazifascista / assassinò diciottenne appena / sia il ricordo suo perenne / Nato a Torino il 25-5-1926 fucilato a Coazze il 28-11-1944». Una fotografia della lapide, nonché una breve scheda biografica su Valezano, si possono consultare all’indirizzo <http://intranet.istoreto.it/lapidi/sk_lapide.asp?id=186>.

 

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